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Supporto alla genitorialità: che cos’è

Mai, come in questo periodo storico, la distanza genitori figli sembra crescere a dismisura.
Una distanza accresciuta dalle nuove tecnologie, dalle nuove forme di comunicazione, dai continui e velocissimi cambiamenti della società, che portano spesso i genitori a dover affrontare i cambiamenti adolescenziali dei figli da soli, senza avere le conoscenze giuste o punti di riferimento adeguati.

L’interesse degli esperti, si è spostato quindi sempre più sulla genitorialità. Sono stati messi in discussione i modelli precedenti cercando di capire come poter intervenire oggi. In particolare, per aiutare tutti quei genitori che si trovano a dover far fronte alle difficoltà dei figli che presentano devianze e comportamenti a rischio.

Una soluzione pratica: il Parental Supporter

In America e in Europa esiste già il Parental Supporter, che opera con incontri di gruppo o colloqui di coppia. Mentre in Italia è una figura ancora poco conosciuta.

Il Parental Supporter, è un professionista formato che lavora in equipe con psicologi, educatori, mediatori e counsellor, in un percorso strutturato di Supporto alla Genitorialità. L’obiettivo è aiutare i genitori nell’esercizio del ruolo educativo.

La figura professionale è tradizionalmente legata alla facilitazione del rientro in famiglia dei giovani dopo un periodo di ricovero in comunità. Oppure va in supporto a quelle famiglie  in cui i figli presentano disabilità o malattie. In generale, la fascia d’età è quella adolescenziale che, come anticipato nelle premesse, può risultare molto difficile per i genitori.

Attualmente, il Parental Supporter trova la sua applicazione nei maggiori contesti educativi e di genitorialità, accomunati dall’obiettivo di far comprendere a genitori e figli come affrontare il cambiamento. Aiutandoli a comprendere i diversi punti di vista e mostrare come essi possano venire facilmente mal interpretati.

Cosa si intende per genitorialità?

Genitorialità vuol dire riconoscere la differenza del figlio, la sua incomprensibilità. Questa complessità, spiega come non sia possibile confinare la genitorialità solo nell’evento biologico della nascita ma come, invece, essa produca significativi cambiamenti individuali e relazionali.
Questi cambiamenti saranno presenti e in continua evoluzione, per tutto il ciclo di vita degli individui coinvolti.

Non si potrà essere genitori sempre allo stesso modo, perché in base all’età dei figli, sarà necessario assolvere impegni differenti e adottare modalità comunicative e interattive diverse.

Essenziale diventa quindi, la capacità dinamica di “rivisitare” continuamente il proprio stile educativo. Affrontando in modo funzionale i cambiamenti che la vita può portare.

Non bisogna dimenticare che i genitori sono prima di tutto individui, con caratteristiche proprie, con un vissuto indipendente e unico. Ma portano anche aspetti di coppia, ossia delle modalità relazionali che i partner condividono.

Da qui il bisogno di una figura professionale che possa sostenere nel modo più adeguato, in base alle peculiarità di ognuno e della coppia, la genitorialità.

L’intervento

Gli interventi di supporto alla genitorialità hanno spesso lo scopo preventivo di andare ad accentuare il patrimonio di risorse che la famiglia possiede, ma che non utilizza o non sa di avere.

L’obiettivo è di favorire una comunicazione efficace fondata sull’ascolto attivo e sull’importanza di imparare a utilizzare risorse quali: la riflessione, il dialogo, momenti di silenzio e di empatia con l’altro.

Inoltre, viene facilitata la gestione positiva di rapporti di collaborazione con le realtà esterne, come scuola, gruppi sportivi, chiesa, ecc.

Il percorso in genere è di breve durata ma molto dipende dal grado di collaborazione e motivazione mostrata da figli e genitori.

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