Uno degli strumenti grafici utilizzati dal mediatore familiare per rappresentare i legami familiari
Cosa consente di rappresentare graficamente?
Il geneogramma viene utilizzato per descrivere la storia di una famiglia attraverso la vita di ciascuno dei suoi membri. E’ possibile raffigurare, matrimoni, nascite, divorzi, separazioni, persone defunte, famiglie ricostruite, adozioni, relazioni difficili, la coesione familiare, rivalità.
Perchè può essere utile?
Visualizzare le persone che appartengono alla discendenza familiare può essere funzionale a mettere in luce il modo in cui i parenti si relazionano tra loro. Il mediatore familiare, dopo aver ascoltato la coppia, potrà evidenziare attraverso lo strumento grafico i legami emotivi degli individui che compongono la famiglia, focalizzare le relazioni affettive e le situazioni conflittuali.
La forza dell’impatto visivo
Una rappresentazione grafica è sicuramente più immediata di una pagina scritta. Per la coppia di ex coniugi vedere la rappresentazione grafica della propria famiglia può essere di notevole impatto emotivo. Il mediatore potrà mettere in luce che nonostante con la separazione i coniugi non saranno più coppia coniugale, continueranno ad essere coppia genitoriale per tutta la vita.
Il rapporto genitoriale
Spesso chi subisce la separazione prova un senso di fallimento, rabbia e tanto dolore. Si ha paura di aver perso tutto, anche i propri figli. Con il genogramma è possibile far acquisire alle parti la consapevolezza che il legame con i figli é indissolubile: puó venir meno la relazione coniugale ma si è genitore per tutta la vita. In tale situazione, il mediatore familiare rappresenta graficamente la famiglia per aiutare le parti a prendere coscienza del fatto che non tutto é perduto, si continuerà ad essere mamma, si continuerà ad essere papá, perché si puó essere coppia genitoriale.
Il legame con il passato
Il genogramma aiuta la persona a scoprire i ruoli ricoperti all’interno della famiglia, i miti, le credenze, i segreti e come questi abbiano influenzato la percezione che la persona ha di sé e del proprio partner. Rappresentare graficamente la propria famiglia può aiutare a prendere coscienza dell’idea che si ha della propria storia familiare e selezionare, scegliere le risorse familiari che si ritengono giuste per sè e si vogliono conservare, e i copioni di cui invece ci si vuole disfare.
I segreti di famiglia
Nel lavoro con il genogramma è possibile cogliere la struttura valoriale, di sostegno e di validazione dei comportamenti: il mito, la leggenda o la storia che risponde alla funzione di proteggere e rassicurare gli elementi di un gruppo sociale, la famiglia. Con il geneogramma vengono colte le regole che la famiglia ha tramandato, cioè quell’insieme vasto di norme che è diventato parte integrante della cultura di appartenenza. Talvolta quando vengono infrante le regole, la famiglia decide di occultarne la violazione e di farne segreto. Accade così che nel tempo alcuni avvenimenti potrebbero essere rivelati ma ormai sono caduti nell’oblio. Prendere consapevolezza del segreto può significare confrontarsi con una visione della realtà che può essere diversa dal messaggio contenuto nel segreto e che può aiutare a prendere in considerazione altri aspetti di sé.
Il geneogramma nella mediazione tra fratelli
Nella mediazione in famiglia, sovente capita che persone provenienti dallo stesso contesto familiare, come i fratelli portino con se un bagaglio di di norme e valori apparentemente diversi. Le risorse (valori, miti, credenze, ecc.) che assorbiamo dalla famiglia di origine possono essere creativamente utilizzare nella nostra vita in modo diverso. In questo caso con il geneogramma non si lavora su una realtà oggettiva della storia familiare ma sulla percezione che ognuno ha di essa. Non è inconsueto che due fratelli, durante una seduta di mediazione, si rendano conto di situazioni “diverse” pur appartenendo alla stessa famiglia.
In conclusione
Il geneogramma è uno strumento per acquisire maggiore consapevolezza della propria storia familiare, di ciò che si percepisce delle proprie radici e del copione che si tende a ripetere nel presente. Il mediatore o il counselor attraverso il geneogramma e altre tecniche come la riformulazione e le domande chiarificatrici facilita nel cliente la presa di consapevolezza.
Il genogramma può essere messo in atto in un setting familiare, di coppia o anche individuale