Il diritto di visita e del legame familiare raccontato ai bambini
La mia vita é un disastro di famiglia, pezzi che mancano, pezzi che ho allontanato, pezzi che a volte mai si incastrano, ma non vorrei non averla
Lo Spazio Neutro (Servizio per l’esercizio del diritto di visita e di relazione) è un dispositivo a servizio delle famiglie, finalizzato a dare continuità ai legami tra le generazioni.
Il servizio è volto a valorizzare e rendere possibile il mantenimento delle relazione tra bambini ed i suoi genitori (o altre figure familiari) a seguito di separazione, affido o altre profonde crisi familiari. Lo Spazio Neutro si configura come un luogo protetto dalla distruttività del conflitto.
La fase preliminare dell’intervento è costituita dagli incontri di conoscenza con i genitori e gli incontri di ambientamento con i bambini.
È proprio su questa azione che l’articolo vuole dare il suo contributo: vuole essere un aiuto per tutti gli operatori che sono alla ricerca di parole per raccontare ad un bambino l’inizio degli incontri di Spazio Neutro con uno o più membri della sua famiglia.
La storia, ispirata al libro “Pezzettino” di Leo Lionni, è stata scritta a quattro mani, da Silvia Roveda e Alberto Panciroli, operatori dell’equipe del Servizio per l’esercizio del diritto di visita de del legame e familiare In3C della Cooperativa Sociale La Grande Casa.
«Che giorno è oggi?»
«Oggi è proprio un buon giorno per incontrare… l’altro tuo pezzettino.»
«Pezzettino?»
«Si perché tu sei fatto da tanti piccoli pezzetti che sono tutte le persone importanti per te.»
«A me manca uno di questi pezzettini, e ho voglia di vederlo.»
«Lo so, oggi lo incontreremo; e allora potrai giocare, vi potrete raccontare delle storie e abbracciare. Vi potrete divertire tutti insieme. Potrai fare tutte le domande che ti passano nella testa… “Ma prima di prima tutti i pezzettini dov’erano?” “Come possiamo stare insieme?”. E vi potrete salutare sapendo che ci si vedrà ancora.»
«Ma perché ci dobbiamo vedere proprio qui?»
«Questo è un posto per i bambini che si uniscono alla loro famiglia, come quando il giallo ed il rosso si mescolano per diventare arancione.»
«E cosa facciamo quando siamo lontani?»
«Tra un incontro e l’altro ci si può sentire al telefono, si può pensare ai piccoli regali che volete scambiarvi, alle cose da dire, a cosa fare insieme la prossima volta.»
«E tu starai qui con noi?»
«Certo! Starò qui finché ce ne sarà bisogno.»
«Ma poi cosa succede?»
«Be’, non lo so con certezza, mi piacerebbe che accadesse quello che capita nelle storie. Le storie si intrecciano l’una con l’altra finché le persone non trovano un modo per stare bene, meno lontane.»
«Mi piacerebbe tanto che i nostri pezzettini si avvicinassero un altro po’, dici che succederà?»
«Questa è una buona occasione. Per quel che ne so la vicinanza aiuta, ci permette di far brillare i nostri occhi…»
«Cosa vuol dire?»
«Vuol dire che da questi incontri possono nascere delle belle e i pensieri ricominciano a correre e i pezzettini sentono di essere più vicini…»
«Sì, forse ho capito. Adesso è ora di andare?»
«Si, è ora, andiamo?»